Qui si trova traccia delle carte relative alle prime ricerche sul lago di Tovel, ossia i primi studi sulla biologia del lago, commissionati dal Museo Tridentino di Scienze Naturali a Edgardo Baldi, scienziato attivo tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento. La ricerca è proseguita presso molti altri istituti di conservazione in Trentino e presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma.
Ma se volessimo andare ancora più indietro nel tempo? Rispondere alle domande: quando è nato il lago? Come si è formato? Ha sempre avuto quella forma? Quali le cause della scomparsa del fenomeno di arrossamento delle sue acque?
Per rispondere a queste domande i soli documenti non bastano. Bisogna ricorrere ad altri tipi di fonti, come quelle utilizzate dalla paleolimnologia, la disciplina che studia i sedimenti, materiali che con il tempo si accumulano sul fondo di un lago.
I sedimenti rappresentano una sorta di archivio naturale, che testimonia la vita di un lago e del territorio che lo circonda. I sedimenti vengono prelevati dal fondo del lago mediante carotatori. Le “carote” (così chiamate nel gergo scientifico) vengono portate in laboratorio e, attraverso specifiche analisi, sono in grado di fornire dati sulla vita dei bacini lacustri.
I risultati della ricerca condotta con questi criteri costituiscono la parte più consistente dei contenuti di questo portale.
Nelle quattro sezioni del sito sono descritti tutte le sedi che hanno interessato la ricerca e i documenti individuati, consultabili in formato digitale.
Nella sezione “archivi sedimentari” viene descritto il lavoro dei ricercatori per la ricostruzione della storia del lago di Tovel attraverso i sedimenti.
Il sito offre anche alcuni percorsi tematici a scopo didattico:
– una ricostruzione della storia attraverso le cartoline
– le notizie sul lago apparse sui giornali, dal 1900 ai nostri giorni
– la presenza dell’orso nella zona del lago
… e molto altro ancora.
Tovel … un archivio in fondo al lago
