Gli strumenti della ricerca

Paleo in campo

Carotatori a gravità

Carota
prelievo della carota
Prelievo della carota

Diversi sono gli strumenti utilizzati per raccogliere i sedimenti così come, nel tempo, si sono depositati. Ad essi si dà il nome generico di carotatori o carotieri, poiché estraggono delle “carote di sedimento”. In queste immagini è rappresentato un carotatore a gravità identico a quello utilizzato dall’ETH (Eidgenössische Technische Hochschule, Istituto federale svizzero di Tecnologia) di Zurigo. Il tubo della carota appena portato in superficie viene chiuso alla base con un tappo di plastica e successivamente issato in barca. Con questo carotatore è possibile prelevare carote di circa 100-150 cm di lunghezza; il diametro del tubo è di 6,3 cm.

Carotatore a gravità

carotatore a gravità
carotatore a gravità

Alcuni carotatori a gravità prevedono la chiusura automatica alla base del tubo con una palla di plastica (bianca in foto).

Carotatore LIMNOS

Carotatore LIMNOS

Il carotatore a gravità LIMNOS è caratterizzato da un tubo predisposto per il subcampionamento poiché formato dall’insieme di anelli presezionati.

Sub-campionatura con campionatore LIMNOS

Sub-campionatura con campionatore LIMNOS

La foto mostra l’operazione di sub-campionatura con campionatore LIMNOS.

Carotatore a ghiaccio secco

Carotatore a ghiaccio secco
Gaetano Galanti
Carotatore a ghiaccio secco dettaglio

Particolarmente valido è il carotare a ghiaccio secco: il tubo di alluminio, riempito con ghiaccio secco (anidride carbonica solida; Temperatura= ca. -70 °C), estrarrà dal sedimento una carota congelata sulla superficie esterna del tubo. Questa recherà pressoché indisturbati gli strati deposti nel corso della vita del lago.

Subcampionamento

La carota ghiacciata viene sezionata con seghetto da falegname e scalpello.

Piattaforma galleggiante sul lago di Albano

PROGETTO PALICLAS Piattaforma

Per il prelievo di carote lunghe è necessario allestire piattaforme galleggianti. La foto mostra la speciale piattaforma dell’ETH di Zurigo utilizzata per il prelievo di carote lunghe circa 15 m nel lago di Albano durante il Progetto PALICLAS (Palaeoenvironmental Analysis of Italian Crater Lakes and Adriatic Sediments). (Guilizzoni and Oldfield, Eds., Mem.Ist. Ital. Idrobiol. 1996).

Paleo in laboratorio

Taglio longitudinale della carota

Taglio longitudinale della carota
Sega elettrica

Carote estratte con i più comuni carotatori vengono tagliate longitudinalmente.

Separazione delle due unità

Le due unità della carota vengono separate mediante due lame di PVC.

Ispezione visiva della struttura interna

E viene effettuata una prima ispezione visiva della struttura interna. In figura il ricercatore Thomas Kulbe (EAWAG, Dübendorf, CH) alle prese con una carota del lago di Tovel. La carota aperta è mostrata nella foto a destra.

Subcampionamento della carota

Il successivo sub-campionamento di sezioni di diverso spessore permetterà la ricostruzione dei diversi periodi dell’evoluzione del lago, da quelli più recenti, a quelli più antichi, anche precedenti la comparsa di Homo sapiens. La foto ritrae la dottoressa Sara Bovio, mentre effettua il subcampionamento durante il suo lavoro da assegnista presso l’Istituto di Pallanza.

Sezione longitudinale di una carota di sedimento

Questo disegno mostra quali preliminari analisi sono solitamente effettuate su singole sezioni di sedimento. Le analisi comprendono, ad esempio, la determinazione delle proprietà fisiche, del contenuto in acqua, della percentuale di sostanza organica, della concentrazione di pigmenti, nutrienti e composti organici, l’analisi dei pollini e dei frustuli di diatomee.