Crypta Baldi, Museo degli strumenti antichi della limnologia “Edgardo Baldi”

Museo degli strumenti antichi della limnologia “Edgardo Baldi”

Viale Tonolli 50 – 28922 – Verbania Pallanza (VB)

La raccolta di strumentazione scientifica conservata nella cosiddetta Crypta Baldi è particolarmente importante ai fini della storia della limnologia. La collezione nasce grazie a Roberto Bertoni, Associate Senior Scientist presso il CNR-IRSA, che ha provveduto alla raccolta degli strumenti – termografi, termoigrografi, bottiglie (di Baldi, di Nansen, Friedinger, tipo Richard, Ruttner) draghe, spettrometri, campionatori di plancton, microscopi, ecc. – e al loro restauro e catalogazione, restituendo così un importante patrimonio alla collettività.

La Crypta si trova presso il giardino di villa De Marchi a Verbania, sede dello storico Istituto Italiano di Idrobiologia, dal 2018 parte dell’IRSA.

Il Museo è allestito nell’ottocentesca ghiacciaia della villa, un ipogeo artificiale che nelle ville ricche dell’Ottocento e del primo Novecento era destinato alla conservazione dei cibi. L’ambiente, dopo i necessari interventi, è stato adattato alla nuova funzione di Museo, che oggi accoglie gli antichi strumenti della limnologia, la scienza che da oltre un secolo si è sviluppata in questo edificio.
La Crypta è dedicata ad Edgardo Baldi, primo direttore dell’Istituto dalla sua fondazione nel 1938.

Il portale, dedicato alla Crypta, mette a disposizione degli utenti la possibilità di visitare virtualmente l’ambiente e gli strumenti conservati, conoscere attraverso le descrizioni le antiche funzioni. Tra le sezioni del portale di particolare interesse è la Cineteca, ricca di contenuti scaricabili.

Importante, ai fini della ricostruzione qui presentata, risulta essere il filmato divulgativo prodotto da Edgardo Baldi nel 1939, dove sono documentate le ricerche degli anni 1937-1939 sul lago di Tovel.

Bibliografia di riferimento

Bertoni R. (2015). “Solai e cantine dell’Idrobiologico a Pallanza. Gli antichi strumenti dei laghi”, Studi 19, Verbania, Tararà, p. 159