Tridentine Society of Alpinists

Biblioteca della montagna – SAT – Trento

SAT Headquarters Via Giannantonio Manci, 57, 38122 Trento TN

The “Biblioteca della Montagna” of the Tridentine Society of Alpinists is one of the five main European institutions dedicated to the promotion and the study of mountain and Alpine ecosystems.

The institution has been designed by the Autonomous Province of Trento as the depositary of the documentation about Dolomiti Unesco world heritage. It is part of Trentino library system, contributing to the Bibliographic Catalogue of Trentino (CBT) available online at http://www.cbt.biblioteche.provincia.tn.it/oseegenius.

The “Biblioteca della Montagna” also manages the Historical Archive (with 80,000 pictures, 621 top mountain books, 316 signature books of mountain huts). The surveys carried out in the library and the SAT archive have revealed a few, but very interesting, documents on lake Tovel.

In particular, it should be taken into account the article by Nepomuceno Bolognini, Salita alla Cima Roma (3000 m about) on 26th August 1875, published in the SAT yearbook in 1876, where one of the first pieces of information (before him, the first person who wrote about such phenomenon was the English alpinist D.W. Freshfield) regarding the reddening phenomenon of lake Tovel.

A few excerpts from the article of Napomuceno Bolognini are reported below:

 “Poco oltre le tre e mezza siamo ancora in marcia, e in venti minuti raggiungiamo l’eremo solitario cli S. Emerenziana che su dolce colle serra l’imboccatura della valle di Tovelo. Nei tempi foschi medioevali era un punto di appoggio per Tovelo al passo del Grostè. Questa via congiungeva i possessi che i prepotenti e voluttuosi Cavalieri del Tempio tenevano in valle di Annone con quello principale cli Campiglio. Ora è tranquilla chiesuola inconscia del suo passato e incurante dell’avvenire.

La via è comoda, e noi confidiamo agli echi delle rupi circostanti allegre canzoni; siamo italiani e il canto ci viene’ spontaneo sulle labbra dolce e appassionato come il bacio di una fanciulla amata. Alle quattro e mezza rasentiamo i laghetti degli Arnoldi e ammiriamo la valle che qui alquanto si allarga e i monti che si adagiano.

 Dopo un’altra mezz’ora eccoci ove ha principio l’ardito canale che adduce le acque all’altipiano di Clesio, e quì pure il torrentello che viene dal lago cli Tovelo si nascondo pauroso sotto gli enormi massi dirupati dalle pareti dei monti vicini per non rivelare più la sua limpida linfa che presso al lago dal quale è alimentato. La via si fa un po’ più erta e scabrosa e noi ci affatichiamo su per questi ammassi di monti frantumati dalle acque, dai fulmini, dagli antichi ghiacciai, dall’inesorabile metamorfosi della natura…” “Non erano le 7 che toccavamo la meta al lago di Tovelo (1198 m.) Quale incanto! Le ombre della sera imbrunano le onde e la selvaggia e silenziosa natura che lo circonda, nè lasciano più scorgere la singolare tinta rossa delle sue acque prodotta o dall’ Eiiglena Sanguinea, o dalla Monas vinosa, o più probabilmente da qualche Ossillmia.

Il Salmo Salvellinus sì delizioso a mangiarsi, e il Phoxinus laevis, soli pesci che popolano quelle acque, si addormono anch’ essi. La quiete solenne della sera posa sulle onde, il limpido specchio delle acque non è rotto che dal misterioso tronco di pino emergente per quasi un metro dal mezzo del lago e che fido amatore segue immutabilmente da anni, sempre allo stesso livello, l’alzarsi o l’abbassarsi delle acque. È affetto che lo lega, o sdegno cli sommergere il vecchio tronco sotto l’onda incostante? L’acqua del lago è a 9° Reamur. Noi vi tuffiamo le mani a rinfrescarlo. Sulla sponda alzasi, pensiero confortevole, una casetta dei signori Panizza di Clesio. Il nostro amico Dott. Carlo Panizza cortesemente ce ne aveva data la chiave con un suo servo che ci accompagnasse fin lì. Ricoverati nel quieto abituro, riconfortate le miserabili esigenze dello stomaco con una buona polenta e una sorsata di vino, sognando l’alba e le cime ci addormimmo ancor noi.”

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In addition to the yearbook review, the search has taken into consideration the fond named Giovanni Strobele (1895-1976 Trento), an alpinist, a member of SAT from 1909 and a deep knowledge of Trentino mountains that with his alpine writings and alpine culture (published on numerous magazines), carried out a fundamental work of dissemination and knowledge. He was the secretary of the Tridentine society of Alpinists, where he made up and realized important projects.

The translation of Douglas William Freshfield’s work (Italian Alps, 1875) is due to Stobele, and has represented one of the most important study and research work on pioneer mountaineering in Trentino region, where for the first time the red water of lake Tovel was mentioned.

Freshfield during his journey in 1864 wrote down:

“In the centre, the water is dark blue as an Egyptian night; round the rim fallen pine-trunks are strewn in disorder along the bottom and dye the border of the lake the deepest red” gives us a vivid image of the phenomenon. “

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References
Nepomuceno B. (1876). “Salita alla Cima Roma (3000 m. circa) il 26 agosto 1875”, In Annuario SAT, A. 3, pp. [66]-78.
Decarli R.; prefazione di Metzeltin Buscaini S. (2006). “Pareti rosa: le alpiniste trentine di ieri e di oggi”, Trento, Società degli alpinisti tridentini, Biblioteca della montagna 8, p. 288.

Per ulteriori approfondimenti sugli archivi SAT si segnala il seguente documento: “Consistenza dell’Archivio storico-SAT al 29 novembre 2013” censimento a cura di Daniela Pera e Riccardo Decarli.

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Giovanni Strobele archive